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Ultimo aggiornamento: 24/11/23, 10:12 - Autore: u/emish89

Tempo di lettura: 6 minuti

Guida Completa ai Fondi Pensione: Vantaggi, Svantaggi e Tassazione

Intro

Questa guida fornisce un approfondimento sui Fondi Pensione, detti anche “previdenza complementare”, con l’obiettivo di comprendere i vantaggi, gli svantaggi e le implicazioni fiscali legate a questa forma di investimento.

Il sito ufficiale nazionale dell’ente regolatore dei fondi pensione, dove trovate tutte le info, i rendimento e i costi certificati dei fondi pensione è il sito COVIP.

Link diretto per la pagina dei costi

Fondi Pensione: Contesto e Motivazioni

Il sistema pensionistico italiano, con la sua struttura piramidale, ha spinto molti a cercare alternative per garantire una sicurezza finanziaria nella vecchiaia. Due opzioni comuni sono l’emigrazione in paesi con sistemi pensionistici più robusti o il risparmio individuale.

Se l’obiettivo è costruire un “tesoretto” nel tempo, oltre a Piani di Accumulo, si considerano spesso i Fondi Pensione. Questi ultimi, chiamati anche Fondi di “previdenza complementare”, sono progettati per integrare la pensione pubblica fornita dall’INPS.

Come Funzionano i Fondi Pensione

I Fondi pensione, di qualsiasi tipo, hanno delle regole di base che non variano a seconda della tipologia scelta. Ad esempio in fase di riscatto, tassazione, anticipi, etc, tutti sottostanno alle stesse regole decise dallo stato.

Tassazione dei Fondi Pensione

La tassazione finale va dal 15 al 9% in base agli anni di adesione, dopo il 15o anno scende di 0.3 ogni anno fino al minimo del 9. Le tassazioni sulle anticipazioni e sul capitale finale sono sempre fissate non seguono mai il reddito. Le rendite come detto prima vengono tassate annualmente del 20% e non sono soggette ad ulteriori tassazioni in fase di liquidazione.

Anticipo riscatto

Posso chiedere di anticipare parte del riscatto per 3 motivi:

Strategie per Riscattare Integralmente un Fondo Pensione

Due strategie principali consentono di riscattare un Fondo Pensione in anticipo:

  1. Cambiare Lavoro: Cambiare lavoro e passare da un CCNL a un altro consente il riscatto completo della posizione se si è iscritti ad un FPN. La tassazione è del 23% sui contributi e nulla sulle plusvalenze, essendo già state tassate.

  2. Disoccupazione: La disoccupazione consente il riscatto immediato dell’intera posizione, che sia FPA o FPN, con tassazione al 23%.

  3. Disoccupazione continuata: Dopo 1 anno di disoccupazione riscatto del 50% con tassazione dal 15% al 9%, dopo 3 anni, quindi 4 totali di disoccupazione 100% stessa tassazione.

  4. Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA): Consentendo riscatti mensili in situazioni specifiche come disoccupazione prolungata vicino all’età pensionabile.

Cambiare fondo pensione o trasferirlo

Posso cambiare FP quando voglio dopo 2 anni dall’apertura, mantenendo l’anzianità contributiva del fondo iniziale. Nessun vincolo di continuare i versamenti negli anni.

Si possono avere quanti fondi pensione si vogliano.

Deducibilità fiscale

Si ha una deduzione fiscale, attenzione non detrazione, fino a 5164 € annui. In soldoni recupero la mia aliquota fiscale, quindi se verso 1000 € e ho una tassazione al 23% recupero in busta paga 230 €. Le somme coinvolte nella deduzione sono i versamenti volontari e quelli del datore di lavoro. Il TFR non partecipa alla deducibilità fiscale.

Per le partite IVA ordinarie la deducibilità fiscale funziona allo stesso modo con gli stessi limiti. Per i forfettari non è possibile dedurre nulla, rendendo di fatto il fondo pensione poco conveniente.

Tipologie di Fondi Pensione

È essenziale comprendere che ci sono due categorie principali di Fondi Pensione:

  1. Chiusi (FPN): Legati a specifici Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL), sono senza scopo di lucro e accessibili solo dai lavoratori coperti da un particolare CCNL. Hanno praticamente sempre costi molto più bassi rispetto ai Fondi Pensione Aperti. Allo stesso tempo, nella maggior parte dei casi hanno portafogli molto conservativi.

  2. Aperti (FPA): Gestiti da società private come Generali o Allianz, etc, sono aperti a chiunque desideri iscriversi. Di solito hanno costi più alti rispetto ai Fondi Pensione Chiusi, ma anche portafogli più diversificati e, cercando bene, aggressivi.

NdR: Esistono anche i PIP (Piani Individuali Pensionistici) che sono simili ai Fondi Pensione Aperti, sempre gestiti da società private. Consigliamo di evitare completamente questo tipo di prodotti in quanto altamente costosi e poco performanti nel breve, medio e lungo periodo.

Fanno guadagnare solo colui che prova a venderceli.

Vantaggi e Svantaggi dei Fondi Pensione

Vantaggi:

  1. Contributo del TFR: Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) può essere investito nel Fondo Pensione, offrendo rendimenti superiori rispetto a lasciarlo in azienda. La tassazione sul TFR è anche più favorevole quando contribuito al Fondo Pensione.

  2. Contributo del Datore di Lavoro: Molte aziende contribuiscono al Fondo Pensione del dipendente (nel caso abbia aderito al FPN sono obbligate da CCNL in quasi tutti i casi), offrendo denaro “gratuito” oltre alla retribuzione annuale lorda.

  3. Deducibilità Fiscale: I contributi al Fondo Pensione, fino a una certa soglia annua, sono deducibili dal reddito imponibile, fornendo un vantaggio fiscale. La tassazione sui rendimenti e sulle prestazioni è agevolata.

Svantaggi:

  1. Restrizioni di Liquidazione: La liquidazione avviene all’età pensionabile o in casi specifici come disoccupazione prolungata, invalidità o decesso. Anticipazioni sono possibili solo per spese sanitarie, acquisto casa o in determinate circostanze e dopo un tot di anni dall’apertura del fondo.

  2. Rendimento Azzoppato: I Fondi Pensione rientrano nel risparmio gestito, con una tassazione annuale del 20% sui rendimenti, riducendo il loro potenziale nel tempo.

  3. Complessità e Burocrazia: Iscriversi e gestire un Fondo Pensione può essere più complicato rispetto ad altre forme di investimento. La trasparenza sulla posizione e sui rendimenti accumulati può variare ma non è mai così limpida.

Conviene versare il TFR nel Fondo Pensione?

Il TFR è un’indennità di fine rapporto che viene pagata al dipendente al momento del licenziamento o della pensione. Versarlo durante la vita lavorativa nel FP dà come vantaggio la tassazione, che al massimo sarà del 23%.

Se entro 6 mesi dall’assunzione non si sceglie di destinarlo al FP, il TFR viene accantonato in azienda e, normalmente, non è più possibile versarlo nel FP. E’ possibile solo nel caso in cui l’azienda abbia meno di 50 dipendenti e ci sia l’accordo tra azienda e lavoratore.

Quali sono i migliori FP aperti?

Questo non vuole essere un consiglio finanziario, ma al momento della scrittura della wiki, se si cerca un prodotto aggressivo (azionario maggiore dell’80%), ci sono 2 competitor.

Entrambi hanno costi intorno allo 0,8% annuo e investono entrambi in azionario globale, con una piccola parte in obbligazionario.

Amundi si apre direttamente dal sito web in autonomia, Allianz invece richiede un appuntamento con un consulente (e convincerlo a non aprirvi altri prodotti NdR…).

Conclusioni

I Fondi Pensione offrono vantaggi fiscali e contributi del datore di lavoro, ma le restrizioni di liquidazione e i costi gestionali ne fanno un’opzione da valutare con attenzione. L’analisi personale e la valutazione delle alternative sono fondamentali prima di impegnarsi in questa forma di investimento.

In questo articolo abbiamo parlato della deducibilità, vuoi avere più dettagli sull’argomento tasse? Ne parliamo qui:

Scritto da: u/emish89 - Ultima revisione: u/emish89

Originariamente pubblicato il 22/11/23, 20:34 e aggiornato l'ultima volta il 24/11/23, 10:12

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